In merito alla clonazione delle due scimmie (più precisamente macachi) ad opera di due criminali cinesi, che non possono essere chiamati “scienziati” in quanto si tratta di un crimine contro la scienza, l’associazione LIMAV Italia (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione) vuole esprimere la sua posizione scientifica per far comprendere meglio quanto è avvenuto.
Dalle dichiarazioni degli autori si legge che “la maggior parte degli animali da laboratorio utilizzati per studiare le malattie, dal cancro all’Alzheimer, sono topi altamente ibridi. Ma i topi non ottengono tutte le malattie umane o non ottengono il modo in cui le persone lo fanno”! A loro però è sfuggito il piccolo dettaglio che neanche i macachi detenuti in un laboratorio di ricerca si ammalano di cancro che nella specie umana potrebbe avere una causa genetica o ambientale o alimentare o legata a stili di vita; tutte cause che non hanno niente a che fare con le scimmie che vorrebbero vivere libere in qualche foresta del sud-est asiatico. Ma soprattutto è veramente infelice parlare di malattia di Alzheimer, in quanto per questa malattia, come per tutte la altre malattie neuro-degenerative, non vi è stato nessun progresso scientifico, proprio per il fatto che si è sempre sperimentato (e si continua a farlo) su topi, ma anche su macachi, senza mai arrivare ad una terapia; e non si arriverà mai ad un terapia per il semplice fatto che queste malattie non esistono in nessun’altra specie animale che non sia quella umana. Quindi si sta continuando a studiare “il nulla”.
Poi gli stessi autori dicono che “questo genererà modelli reali non solo per le malattie cerebrali basate su base genetica, ma anche per i tumori, i disordini immunitari o metabolici”! Delle malattie cerebrali su base genetica ed i tumori abbiamo già detto prima, ma ancora peggio l’affermazione che una scimmia clonata potrebbe essere un “modello reale” per i disordini immunitari o metabolici. Chi ha fatto un minimo di studi di biologia sa che i disordini immunitari o metabolici sono specie specifiche, cioè ogni specie ha un suo sistema immunitario ed un suo metabolismo alle varie sostanze che è differente da quello delle altre specie. Anzi, possiamo affermare che neanche due gemelli omozigoti (di qualunque specie), hanno un sistema immunitario o un metabolismo tale che uno può essere un modello reale per l’altro.
Molti scienziati affermano che la gran parte degli studi clinici sono falliti negli esseri umani in quanto sono stati basati su modelli animali che non risultano predittivi per la nostra specie.
In definitiva, se il risultato di questa clonazione effettuata sulle scimmie voleva essere un passo avanti per la ricerca scientifica di malattie che interessano la specie umana, è stato invece un salto all’indietro nel vero progresso scientifico che invece di utilizzare modelli animali (che non sono reali), dovrebbe utilizzare metodi “human based”, cioè basati su tutto quello che riguarda la nostra specie, come cellule, tessuti, organi o anche sistemi computerizzati che sono decisamente più attendibili per gli studi sulle malattie che interessano la nostra specie.
Dott. Maurilio Calleri – Medico veterinario, Presidente della LIMAV Italia
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